Domenica sera...
Sono un po' stanca ma come al solito molto contenta, perché oggi sono stata ad un nuovo incontro con lo chef Simone Salvini.
Eravamo in tanti, quasi 40 persone: è bello vedere che il numero aumenti ad ogni incontro, significa che si sparge la voce e ci sono sempre più persone interessate a questo genere di argomenti!
Abbiamo parlato di cucina e salute, nello specifico di cucina Ayurvedica.
E' un mondo lontano, o almeno questa è la prima idea che ci si potrebbe fare sentendo questo nome. Invece non è così, è un mondo interessante, da approfondire e scoprire.
Tutto quello che non conosciamo, in fondo, ci sembra poco comprensibile, anche inutile a volte, ma, appena diventa famigliare, ecco che la nebbia si dirada e tutto si fa interessante e stimolante.
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Lenticchie rosse decorticate - Simone spiega i tre Dosha - Kitchari, crema di lenticchie indiane
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Nell'Ayurveda i concetti fondamentali sono legati ad una conoscenza empirica, millenaria, profonda della Natura, dell'Uomo e della sua parte più intima e profonda, la mente e l'anima; conoscenza che accomuna in realtà tutti i Popoli e le culture, un sapere a cui in ogni luogo l'uomo è giunto seguendo strade differenti. Peccato che oggi molto sia stato perso, soprattutto in Occidente, dove tutto deve essere progresso, evidenza scientifica, crescita, sviluppo, consumo...
Leggere e studiare cose tanto lontane da noi e dalla nostra cultura non vuol dire sposare una causa, convertirsi o diventare seguaci di qualcuno, ma di sicuro significa espandere i nostri orizzonti, addentrarci nel sapere che altri uomini hanno sperimentato prima di noi o semplicemente altrove; significa aprire porte che ne nascondono altre ancora...
Ed è solo una benedizione, una ginnastica per la mente, un esercizio per il cuore, perché penso davvero che non ci sia fine alla scoperta, all'apprendimento e all'approfondimento.
A volte mi prende quasi l'ansia di non riuscire a leggere tutto, ma poi penso, Non c'è fine, non c'è un punto di arrivo, Lisa, hai tutto il tempo e nessun tempo... Perché quando una cosa è infinita, come il sapere, il tuo tempo è comunque insignificante e quello che imparerai sarà in ogni caso solo una parte...
Quindi prendetevi i vostri tempi, ma non rinunciate a studiare, ascoltare, approfondire, cercare altre verità.
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Insalata calda di cavoli con crema al curry fatta con le stesse verdure - Simone spiega alla classe - Fagioli rossi al latte di cocco
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La pigrizia, quella sì che è un brutto difetto: è pigro chi non apre mai le orecchie alle novità, chi si ostina a vivere secondo principi che probabilmente non sono nemmeno suoi ma gli sono solo stati passati; pigro è chi non si informa davvero ma riporta i discorsi di altri; chi fa così perché si è sempre fatto così; chi non si sforza di capire altri punti di vista; chi per egoismo non sposta mai l'attenzione da se stesso.
Tornando nella mia piccola cucina domestica, non vi propongo una ricetta Ayurvedica, ma una zuppa che a me ha riscaldato comunque lo spirito, molto buona, saporita e completa...
Oltre alle verdure, infatti, ho usato l'okara, vi ricordate cos'è?
E' ciò che resta della soia dopo aver prodotto il latte, trovate il
post qui.
E' ottima da aggiungere alle zuppe oppure all'impasto del pane o nelle polpette di verdure!
Poi ho lasciato ammorbidire anche del pane raffermo (strano, ma la settimana scorsa ne abbiamo avanzato un pezzetto e si è seccato).
Il risultato è un piatto in cui non mancano elementi nutritivi: carboidrati, proteine, vitamine, ecc..
C'è davvero tutto!
Potete aggiungere o togliere ingredienti come preferite, anzi, datemi i vostri suggerimenti!
Ingredienti per 4 porzioni:
800 gr di verdure miste pulite nelle proporzioni che preferite, nel mio caso:
- 1 cipolla piccola bio
- 1 patata bio
- 2 zucchine bio
- 4 carote bio
- 300 gr di zucca bio
- 1 gambo di sedano bio
- 1 pomodoro bio
1 dado vegetale bio
400 gr di okara
200 gr di pane raffermo
olio evo, sale, pepe e salvia q.b.