Con l'idea di preparare qualcosa di cinese vi faccio una proposta un pochino fuori moda, lo so.
Sì, perché ormai spopola la cucina nipponica e i cari, vecchi piatti cinesi non si vedono più o quasi...
Capisco, adoro anch'io il sushi, gli uramaki, la zuppa di miso, gli edamame e il chirashi!
Eppure, quella cinese, è una cucina ricchissima di spunti interessanti e piatti altrettanto gustosi!
Sarà che, anni fa, troppo spesso abbiamo letto notizie dai titoli agghiaccianti come "Nucleo Anti Sofisticazioni evacua ristorante asiatico: trovati 100 chili di cibo scaduto di cui 50 già in decomposizione" oppure "Ristorante cinese chiuso dai NAS perché trovati resti di animali domestici nelle cucine"...
Peccato che anche noi occidentali, in genere, cuciniamo comunque tutti gli altri animali, ma questo è un altro discorso ;)
Peccato anche che la maggior parte dei ristoranti giapponesi sia in realtà di proprietà cinese e, verosimilmente, tra questi ci saranno anche gli stessi che qualche hanno fa sono stati costretti a chiudere il locale infetto dai peggiori microbi :)
In ogni caso io oggi vado contro corrente e vi propongo degli SPAGHETTI DI RISO CON VERDURE SALTATE NEL WOK e dei meravigliosi INVOLTINI PRIMAVERA al forno!
L'ideale sarebbe servire anche una zuppa calda e del riso bianco.
In tavola non possono mancare una salsa piccante, una agrodolce e la salsa di soia.
Da bere offrite tè caldo (nero o verde), sakè tiepido (se vi piace) o anche della birra.
In Cina non esistono primo e secondo, le pietanze vengono servite tutte insieme, così chi ha cucinato non dovrà fare avanti e indietro dalla cucina ma potrà sedersi con gli ospiti.
Nella cucina cinese non si usa l'olio di oliva ma quello di semi di arachidi o altri semi, ma noi siamo in Italia, e in quanto ad olio siamo abituati a sapori più decisi, quindi ho usato un olio evo pugliese molto buono e comunque non troppo forte.
Per insaporire i piatti, in genere, non si usa nemmeno il sale ma la salsa di soia, in questo caso ci sarebbe voluta quella chiara, che non avevo, quindi ho preferito comunque il sale, semplicemente perché la salsa tamari che avevo a disposizione è molto scura e gli spaghettini avrebbero cambiato colore.