Mancano solo un paio di giorni al mio corso di cucina Viaggio tra Cina e Giappone, ed è un po' di tempo che in casa nostra si mangiano solo piatti orientali: ravioli, udon, riso, alghe, mochi...
Oggi avevo bisogno di qualcosa di altrettanto buono ma che mi desse un po' di carica mentale.
Sì, perchè i cibi che ci ricordano momenti felici della nostra vita, la casa, la famiglia, le occasioni di gioia, la condivisione a tavola di cose buone e chiacchiere libere, da sempre un estremo conforto.
Più avanti vi dico perchè sono un po' stanca, ma prima di tediarvi con i miei racconti vi scrivo la ricetta, ok?! Quanto sono brava?!
Dunque la ricetta viene da un dolce che ci preparava mia madre un bel pò di anni fa...
Solo che non era decisamente un dessert vegan e non era nemmeno molto salutare :)
Lo faceva con le pesche sciroppate, la Nutella e gli amaretti sbriciolati.
Oggi lo condivido con voi, ma in una veste decisamente più buona, cioè buona per la salute, gli animali e il Pianeta, ma -giuro!- altrettanto golosa!
Ed è un pochino il mio saluto all'estate: con le ultime dolci pesche che ho trovato dico arrivederci a questi mesi stupendi di sole e caldo, al calore che porterò con me per illuminare il nostro autunno, stagione magica di nuovi inizi e grandi slanci.
La crema è fatta con la tahina (non vi dico più cos'è, tanto lo sapete, se no googolate ;) ed è colpa del mio amico Ivan, grande chef d'aspirazione, pizzaiolo per necessità, se ne sono ormai dipendente.
E' così veloce da preparare e così buona che può diventare una potente droga! Vi ho avvisati ;)
Ingredienti per 2 porzioni:
2 pesche
5 cucchiai di tahina
2 cucchiai di sciroppo di riso
1 cucchiaio di cacao in polvere
1/2 bicchiere di sciroppo di sambuco
1 manciata di pistacchi al naturale
E' molto semplice.
Tagliate a metà le pesche e togliete il nocciolo.
Disponetele su una placca ricoperta di carta forno e irroratele con lo sciroppo di sambuco (se non lo avete, potete spolverarle con dello zucchero di canna grezzo, meglio se a velo, o con sciroppo d'agave diluito in un goccio di acqua).
In una ciotola unite la tahina, il cacao e lo sciroppo di riso (potete usare il dolcificante che preferite, come sciroppo d'acero o d'agave, e regolarvi sul grado di dolcezza che vi sembra più giusto per voi),e mescolate bene creando una crema spalmabile (ottima anche sul pane o sulle gallette a colazione ovviamente).
Tritate grossolanamente i pistacchi.
Riempite le pesche con la crema al cacao e i pistacchi.
Infornate per 20 minuti a 180 gradi.
Gustatele appena tiepide... Da paura!
Ingredients for 2 servings:
2 peaches
5 tablespoons tahini
2 tablespoons rice syrup
1 tablespoon cocoa powder
1/2 glass of elderberry syrup
1 handful of natural pistachios
It's very simple.
Halve the peaches and remove the core.
Arrange them on a baking sheet covered with parchment paper and sprinkle with elderberry syrup (if you have not it, you can sprinkle with brown sugar, preferably powdered, or agave syrup diluted in a little water).
In a bowl mix well the tahini, cocoa and rice syrup (or you can use the sweetener of your choice, such as maple syrup or agave) creating a spreadable cream (also excellent on bread or biscuits for breakfast, of course).
Chopp coarsely the pistachios.
Fill the peaches with cocoa cream and pistachios.
Bake for 20 minutes at 180 degrees.
Taste them just warm ... Terrific!
Tornando a noi, sono un pò stanca, perchè domenica scorsa ho partecipato alla fiera Salone Salute, Benessere & Alimentazione a Treviglio, con tre show cooking sabato e tre domenica, oltre al fatto che questa settimana, senza un giorno di pausa, stia preparando il corso di domenica.
Tornando allo scorso week end, per quanto mi riguarda è andato molto bene: i piatti sono piaciuti moltissimo; le ricette che avevo stampato sono andate a ruba; il nostro spazio all'ora X era sempre pieno di persone interessate ed attente; ma organizzare ogni dettaglio e poi cucinare per due giorni non è stato del tutto rilassante :)))
Non me ne abbiano i cuochi veri che questo lavoro lo fanno quotidianamente per parecchie ore di fila!
Ora però devo ringraziare un po' di persone ed aziende.
Per primo Francesco, che con grande entusiasmo, energia e disponibilità ha organizzato (da solo!) la fiera, che è ancora una piccola realtà, ma che di sicuro è destinata a crescere, perchè se fai le cose con amore e passione come lui ad un certo punto i premi arrivano!
Poi voglio ringraziare Valeria, cioè la mia compagna d'avventure.
Lei è una serissima dottoressa in Filosofia ed esperta di Mindful Eating, ed ha introdotto ogni incontro con grande abilità, trattando temi delicati con garbo e professionalità, con dolcezza e concretezza, con leggerezza ed efficacia.
E' stato bello alternarci durante i laboratori in modo naturale e spontaneo, perchè pur facendo cose diverse parlavamo la stessa lingua, perchè il cibo e l'approccio ad esso -sia che tu lo stia preparando sia che tu lo stia consumando- è legato alla cura di sè e all'evoluzione personale.
Il cibo è un mezzo meraviglioso per crescere e scoprire qualcosa di noi più di quanto a volte possiamo immaginare.
Un grazie di cuore va a Piacere Terra, azienda che commercializza prodotti biologici di qualità con sei punti vendita in provincia di Milano e Bergamo, azienda che mi ha fornito i prodotti per gli show cooking.
Vi consiglio sinceramente di fare un salto nel negozio più vicino a casa vostra, ogni punto vendita è davvero ben fornito, il personale è molto disponibile e i bistrot che affiancano i supermercati sono deliziosi (e offrono moltissimi piatti vegan).
Un enorme grazie a Lagostina, che mi ha dato invece delle ottime pentole e padelle, realizzate con i materiali più innovativi, perfette per tutte le mie ricette!
Questo marchio per me è molto importante, mi ricorda tanto la mia nonna: con la sua pentola a pressione Lagostina infatti cucinava praticamente ogni cosa! E mia madre dopo di lei...
Di sicuro ora queste pentole mi accompagneranno ovunque!
Grazie infine a mio marito, a mia madre e mia suocera (che hanno tenuto a turno la mia piccola patata dall'alba al tramonto); alle ragazze di Piacere Terra, Ilaria e Priscilla; a Myriam, la giovane hostess della fiera; a Davide di Lagostina; a tutti gli espositori che sono passati da noi, ci hanno conosciute, hanno fatto il tifo e hanno assaggiato ed apprezzato i miei piattini vegan (nonostante la diffidenza iniziale fosse parecchia!)