Volevo dire la mia sul caso del bimbo vegano malnutrito ricoverato al Meyer qualche settimana fa.
In sostanza condivido l'opinione di Progetto vivere vegan e della Lav, che riporto qui di seguito.
«I bambini, figli di vegani e non, necessitano più di tutti di nutrienti fondamentali per lo sviluppo. Se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma semplicemente perché sono stati forse colpevolmente superficiali. Ma preferiamo non entrare in merito a questo caso specifico, perché ancora non sono chiari i dettagli ed è quindi inutile e sbagliato tirare conclusioni affrettate. Cogliamo però l'occasione per puntualizzare alcune questioni. Le persone che scelgono una dieta cruelty-free - osserva l'associazione in una nota - non sono fanatici religiosi, né un gruppo di terroristi, né crociati, né soldati. Anzi. Sono semplici persone che scelgono di non causare dolore per nutrirsi e che generalmente più di altri si informano e approfondiscono i temi di una corretta alimentazione».
Il caso del bambino denutrito ricoverato all'ospedale Mayer di Firenze «non può essere utilizzato per denigrare una scelta alimentare come quella vegana che, se correttamente praticata, ha solo benefici, come confermato ormai dai maggiori istituti scientifici internazionali. L'eventuale irresponsabilità dei genitori del piccolo vegano, è in percentuale un fatto limitato in rapporto all'incredibile percentuale di bambini onnivori obesi (9,8%) e in sovrappeso (20,9%) di cui di cui l'Italia è leader negativa a livello europeo, con le relative patologie connesse ed elevati costi per il Servizio Sanitario Nazionale. La stragrande maggioranza dei pediatri sconsiglia ancora un'alimentazione priva di ingredienti animali, costringendo molti genitori alla rinuncia, oppure ad un rischioso 'fai da te'. Al di là del caso specifico di questo bimbo ricoverato nell'ospedale di Firenze per denutrizione, al quale auguriamo una pronta guarigione e ai suoi genitori una felice soluzione di questa vicenda, in tema di scelta veg esiste molta disinformazione e preconcetti diffusi».
Ho letto invece commenti poco obiettivi, per nulla informati, decisamente superficiali di persone onnivore simili a questi:
"Lasciate fuori i bambini dal vostro delirio vegano"; "Lasciate scegliere a loro quando saranno grandi"; "Poveri bambini che cresceranno senza cotoletta, ossobuco e bastoncini findus"; "Se siamo cresciuti tutti così e stiamo bene significa che è giusto continuare così"; "Bisogna mangiare un pó di tutto, io preferisco una dieta normale e meno triste"; "Queste mode fanno nascere nuove patologie, dipendenze psicologiche ed intolleranze"...
Ed un'altra lunga serie di frasi infelici, tra cui dichiarazioni davvero poco illuminate tipo "Non cambierò mai e poi mai idea" e "Non vorrei mai che l'Università formasse i futuri medici su come sostenere l'alimentazione vegana nei bambini" (Sic!!!).
Quando mi è successo di ribattere ho cercato di farlo sempre in modo educato e preciso, per quanto possibile, visto che l'argomento in realtà è complesso e comprende molte sfaccettature, dalla salute personale alla salute del Pianeta a quella degli animali.
Ci tengo anche a puntualizzare che i genitori, tutti, scelgono quotidianamente per i loro figli minorenni.
Sceglieranno da grandi se introdurre la carne&co nella loro dieta come al contrario i bimbi onnivori sceglieranno se toglierla. E questo vale per ogni aspetto educativo, si parli di alimentazione, salute, ecologia, religione, ecc...
D'altra parte so quanta gente è convinta che i vegani siano tristi, mangino insalata e soffrano di carenze.
Mi spiace che queste persone non provino la minima compassione per l'ecatombe animale che si attua quotidianamente nei mattatoi italiani e del resto del Mondo.
È desolante che pensino di non dover alzare un dito per salvare clima, foreste e biodiversità.
Ok pippone finito ;)
Vi posto dunque la cena della mia bimba di 18 mesi dell'altra sera, un risottino triste triste come solo noi vegani sappiamo fare. Lei, poverina, vessata da una mamma delirante, l'ha finito rassegnata e poi non ha nemmeno chiesto un sofficino...