Ciaooooo!
Mi sto preparando per il prossimo corso, il menù sarà tutto senza glutine, perchè pare che oggi siano in forte aumento i casi di sensibilità a questa proteina e anche i casi di celiachia vera e propria,
Qui vi lascio il link di un articolo molto interessante di Dario Bressanini, co-autore del libro Contro Natura.
Secondo il chimico, ricercatore, divulgatore scientifico, nonchè scrittore, tutta questa sensibilità non è realmente sempre ascrivibile al glutine (si parla di un 5-8% di casi reali rispetto a chi si dichiara intollerante); come attestano le ricerche da lui citate, ci sarebbero altri fattori a determinare certi sintomi, fattori ancora da studiare e da approfondire, dal momento che il fenomeno è davvero recente.
Chi di noi infatti conosceva l'esistenza del glutine prima di 3-4 anni fa?
Pubblicità Buitoni anni '60 |
Qui trovate invece un altro link davvero interessante sul rapporto tra glutammato e glutine, scritto da Aida Vittoria Eltanin, animalista, appassionata di nutrizione, insegnante di cucina e scrittrice (consiglio vivamente La dieta di E.v.a. e La Salute di E.v.a.).
Nell'articolo, davvero ben documentato, E.v.a. spiega come mai tutto ciò che è ricco di glutine o caseina ci attiri tanto, al punto che per moltissimi si potrebbe parlare di dipendenza!
In quanti di noi hanno affermato Io senza pizza e formaggio non potrei vivere?
Ecco, pare ci sia una stretta relazione tra glutine, caseina e acido glutammico, presente in entrambe le proteine: glutine e caseina sono ricche di oppiodi, che danno dipendenza e sono dannosi per il nostro corpo. Il glutammato invece è un amminoacido NON essenziale ed è un'eccito-tossina, anch'essa dannosa. Molto spesso chi tollera poco il glutine fatica anche con i latticini...
Gli ultimi due link che vi consiglio di leggere sono sul grano Creso, uno è tratto da Wikipedia ed è una semplice spiegazione di come è nato il grano suddetto; invece l'altro è tratto da un blog su cui non metterei la mano sul fuoco ma che qualche volta, comunque, mi piace leggere (è un attimino complottista...).
In pratica il grano che oggi tutti noi mangiamo è, per la maggior parte, modificato a livello genetico perchè negli anni '70, per ottenere un grano più forte e produttivo, si incrociarono un frumento duro con una linea di grano Senatori Cappelli mutato per irradiazione di neutroni e raggi gamma.
Da qui partirebbe l'odierna intolleranza diffusa, derivata -sembra- dal fatto che dopo 40 anni il nostro corpo non sopporti più gli effetti della modificazione indotta in modo innaturale sul frumento.
Quindi?
Il mio consiglio è, nel dubbio -soprattutto se quando mangiate pane, pasta e dolci non vi sentite tanto bene, vi sentite gonfi e affaticati- di limitare l'uso di farine glutiniche, variare il più possibile tra cereali e pseudo-cereali disponibili sul mercato, usare sempre prodotti di qualità, biologici e non troppo raffinati.
Sconsiglio invece di acquistare prodotti confezionati gluten-free (a meno che non siate celiaci ovviamente) perchè non ne avete bisogno.
Variare il più possibile la vostra dieta è l'unica soluzione, secondo me, per non incorrere in certi problemi, sia che si parli di sensibilità al glutine (vera, presunta o da effetto "nocebo") che di qualsiasi altra intolleranza alimentare.
Sul formaggio non dico nulla, a parte che la cosa migliore non sarebbe limitarlo ma eliminarlo del tutto dalla dieta.
Giusto per ridere un pò -ma nemmeno tanto- ecco un esempio di pubblicità che in passato ci ha convinti di cose sbagliate... Oggi tutti noi sappiamo che il burro non lubrifica le arterie, semmai il contrario! Ma ancora in molti credono che i latticini fortifichino le ossa e siano indispensabili per la crescita.
Ma questo è un altro grande capitolo...
Il burro fa bene, Pubblicità anni '60 |
Ok, parentesi noiosa finita :)
L'altro giorno ho comprato al mercato dei bellissimi fiori con le loro piccole e dolci zucchine e non ho potuto non scattare qualche foto.. Anche la mia gattina Golia ne era attirata <3
Di seguito trovate invece la mia torta cioccolato e pere gluten-free.
La cucineremo insieme al corso, ma se nel frattempo volete fare i vostri esperimenti vi lascio la ricetta :)
Ingredienti:
170 gr di farina di riso
90 gr di farina di mandorle (oppure tritate voi delle mandorle, con o senza pellicina)
120 gr di zucchero di canna grezzo
60 gr di olio di mais o girasole
110 gr di latte di soia (o altro latte vegetale)
100 gr di cioccolato fondente 70%
1 bustina di lievito per dolci (cremor tartaro)
2 pere
Unite prima tutti gli ingredienti secchi.
Quindi aggiungete l'olio e il latte. Mescolate bene, non ci devono essere grumi.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, quindi unitelo all'impasto.
Ungete e infarinate una teglia non troppo grande (io ho usato un diametro 22, ma se ne avete una più piccola meglio), versatevi il composto, che sarà morbido e non troppo fluido.
Sbucciate le pere e tagliatele a fettine, quindi disponetele a raggiera all'interno della torta.
Infornate per 45 minuti a 180-190 gradi.
Buonissima, davvero!
Ingredients:
170 gr rice flour
90 gr ground almonds (or fine chopped almonds, with or without skins)
120 gr brown sugar
60 gr corn oil or sunflower oil
110 gr soy milk (or other vegetable milk)
100 gr dark chocolate 70%
17gr baking powder (cream of tartar)
2 organic pears
First put all the dry ingredients together.
Then add the oil and milk. Mix well until there are no lumps.
Melt the chocolate, then add it into the mixture.
Grease and flour a baking pan not too big (I used a diameter 22 cm, but if you have a smaller it's better), pour the mixture, which will be soft and not too thin.
Peel the pears and cut them into thin slices, then arrange them radially inside the cake.
Bake for 45 minutes at 180-190 degrees.
Very good, enjoy!
Nessun commento:
Posta un commento
Siate gentili, costruttivi, propositivi, precisi..
Solo così lo scambio sarà vero, utile e piacevole per tutti.
Be polite, constructive, proactive, accurate ..
Only in this way the exchange will be true, useful and enjoyable for everyone.