A vegan recipes' blog for those who love eating healthy, with taste for the palate but also for the eyes, and do good to the environment and not harm animals...

27/12/13

IL PRANZO DI NATALE - CHRISTMAS LUNCH

Bene, non so se l'argomento vi interessi ancora o meno, sarete pieni come tacchini e forse avrete perso del tutto l'interesse per il cibo.
Beh, vi assicuro che passa molto in fretta e che nonostante ieri pensavate che non avreste mai più ingoiato nulla, che la vostra dieta sarebbe stata composta, da qui in avanti, solo di liquidi caldi e verdure lessate, già oggi un piatto di tagliatelle al sugo non vi lascerà del tutto indifferenti...
Ecco perché vi racconto comunque il nostro menù di Natale, passato con Andrea, mia madre e i miei suoceri.

L'anno prossimo ci sarà anche la piccola Bianca, magari camminerà già, e questo mi ha fatto un certo effetto!
Ho ricevuto molti doni davvero graditi, ovviamente il tema è stato la cucina, e ne sono felice :) 

Ma ho anche già capito che da qui in avanti i miei regali saranno in buona parte regali per la creatura in arrivo... E un certo istinto materno, che sinceramente non mi riconoscevo, ha preso il sopravvento e sono grata per i regali fatti a lei come se davvero fossero stati fatti a me.
Grazie a tutti di cuore 


Vi ricordate che vi avevo raccontato di un pranzo di Non-Natale fatto durante il week end dell'8 Dicembre?
Ecco, in quell'occasione mia mamma aveva pensato bene di invitare i consuoceri a casa sua per il 25 Dicembre... Fin qui nessun problema, perché, anche se mia suocera non festeggia il Natale, resta pur sempre un giorno festivo, come una domenica qualunque ecco, per cui passarla insieme è una bella cosa!

Non avevo capito però che mia madre, a casa sua, avrebbe solo apparecchiato il tavolo e che il pranzo sarebbe stato tutto cucinato da me... ;)
E' vero che io stessa le ho detto, non ti preoccupare, ghe pensi mi (ci penso io), però magari un aiutino dal pubblico non sarebbe stato male :) 
Dai  scherzo, sono contenta di aver lavorato, cucinare mi piace così tanto! Anche perché è stato tutto molto apprezzato, pure da mio suocero, il quale era seriamente terrorizzato di mangiare tofu senza saperlo o altri ingredienti a lui sconosciuti, oppure cibi molli e bianchi; infatti odia la ricotta e lo yogurt, ne ha proprio paura come fossero ragni o serpenti, e quindi tutto quello che può assomigliargli nell'aspetto lo disgusta...


- ANTIPASTO:

INSALATA DI CAVOLI CRUDI CON MELOGRANO

Vedi la ricetta qui :)

CROSTINO CALDO CON CREMA DI VEG-CAPRINO ALLE OLIVE TAGGIASCHE

Vedi la ricetta del caprino di soia qui.
Poi è bastato miscelarlo con qualche cucchiaio di patè di olive taggiasche e adagiare le quenelle sul pane tostato (W i canapè! Vi ricordo il mio amore per loro in questo post)

BICCHIERE DI CREME DI LENTICCHIE BIANCHE E ROSSE

Sia le lenticchie bianche (dette Urid, le trovate nei negozi etnici) che quelle rosse sono molto piccole e decorticate, quindi sono facilmente digeribili, non hanno bisogno di ammollo e si cuociono in 30-40 minuti.

Per le lenticchie rosse: Ho fatto un soffritto di carote, sedano e cipolla, quindi ho portato a cottura i legumi coprendoli con un brodo vegetale leggero, ho aggiunto qualche foglia di alloro e un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Aggiustate di sale a fine cottura.
Per le lenticchie bianche: Ho fatto un soffritto di soli porri, quindi, anche in questo caso, le ho portate a cottura coprendole con un brodo vegetale e aggiungendo qualche foglia di alloro. 
Come prima, ho regolato di sale e pepe solo a fine cottura.
Passate le due lenticchie al mixer finché otterrete delle creme omogenee.
Poi create i vostri bicchieri facendo due strati (o più) con le due creme, terminate con una spolverata di pepe e un filo di olio extravergine di oliva.


- PRIMO:

SPATZLE ROSA CON SUGO DI NOCI

Ingredienti per 6 persone:
500 gr di farina
400 gr di acqua
30 gr di barbabietola cotta (quella che trovate sottovuoto)
sale q.b.

Per la salsa di noci:
10-15 noci bio
100 ml di panna vegetale (io ho usato una crema di riso)
2 cucchiaio di olio evo
sale e pepe q.b.

4 cucchiai di olio evo
qualche foglia di salvia e un rametto di rosmarino

Frullate le noci con gli altri ingredienti e tenete la crema da parte (tenete presente che è ottima per condire la pasta, ma è molto buona anche sul pane o al posto della maionese in un panino, per accompagnare un burger o sull'insalata).

In una padella grande tipo wok scaldate l'olio evo, quindi rosolateci la salvia e il rosmarino. Tenete da parte.

Gli spaztle rosa si fanno come quelli verdi (agli spinaci, trovate la ricetta qui).
Miscelate la farina con l'acqua e il sale, il risultato sarà una pastella piuttosto appiccicosa.
Frullate con un goccio di acqua la barbabietola e aggiungetela all'impasto: vista la piccola quantità darà solo colore.
Lessate i gnocchetti in abbondante acqua salata facendoli cadere direttamente nella pentola con l'apposita mandolina oppure con l'aiuto di un cucchiaio (in questo caso uno a uno e di dimensioni più grandi).

Scolateli con una schiumarola e conditeli direttamente nel wok con l'olio aromatico, servite nei piatti e terminate con un cucchiaio di salsa di noci!
Ragazzi non sono buoni, di più!


- SECONDO:

POLPETTONE DI SPINACI E CECI IN CROSTA CON PATATE AL FORNO E VEG-MAIONESE

Per la maionese vedi la Ricetta base.

Per le patate al forno: sbollentate le patate con la buccia per 10-15 minuti quindi scolatele, sbucciatele e tagliatele a dadini piccoli. Adagiatele su una placca rivestita di carta da forno, condite bene con olio, sale e rosmarino fresco. Cuocete per 30 minuti a 200 gradi finché saranno dorate.

Ingredienti per il polpettone:
100 gr di tofu
100 gr di spinaci lessati
250  gr di ceci lessati
150 gr di pane raffermo
1 bicchiere di latte di soia (o riso)
una manciata di uvette
1 rotolo di pasta sfoglia vegan
sale e pepe q.b.

Frullate il tofu, gli spinaci, i ceci e il pane raffermo che prima avrete ammollato per qualche minuto nel latte di soia. Aggiungete le uvette e regolate di sale. L'impasto deve risultare piuttosto compatto e solido, se fosse troppo molle potete aggiungere del pane grattugiato.

Stendete la pasta sfoglia su una placca rivestita di carta forno, adagiate l'impasto di spinaci e ceci al centro, quindi avvolgetelo con la pasta sfoglia chiudendo i lati come per fare uno strudel.
Bucate la sfoglia con una forchetta ed infornate per 30 minuti a 200 gradi finché la superficie del rotolo sarà dorata.
Servite tagliato a fette con la maionese e le patate al forno.


- DOLCE:

VENEZIANA DI PASTICCERIA

Non era vegan :(
La veneziana, a differenza del panettone, non ha le uvette ma solo l'arancia candita e fuori è ricoperta da una crosta di zucchero e mandorle che ricorda quella della colomba.

26/12/13

LA VIGILIA: SULL'AMICIZIA E QUALCHE RICETTA

Il 24 Dicembre, a pranzo, io e le mie amiche di sempre (come dice la Litizzetto quando fa la spesa) ci siamo trovate per stare un po' insieme, scambiarci i consueti doni, piangere, ridere, confidarci, spettegolare e mangiare in abbondanza, giusto per preparare lo stomaco ai giorni seguenti...

Ve le presento!
♥ Ilaria (ve ne avevo già parlato qui): saronnese di nascita ...e pure dopo, ballerina contemporanea, pedagogista, formatrice, cultore della materia all'Università di Milano Bicocca, scrittrice di libri seri, amante della fotografia e dell'arte, delicata e forte come una stella alpina, al momento single (ma ancora per poco!), sogna un principe azzurro munito di tenaglie.
♥ Alessandra (per me Iaia): cresciuta a Bovisio Masciago, passata per Parma, poi due anni a Parigi, ora di nuovo a Parma, super marketing manager in Barilla prima, migrata alle vendite ora, tosta (e tanto!) ma sensibile come una violetta, ama viaggiare, vive con Alessandro (detto Sandrino) e sogna una casa piena di marmocchi.
♥ Simona (sorella di Ilaria): architetto presso lo studio Libeskind, situazione sentimentale complicata, ormai avvezza alla vita mondana milanese, non perde una festa, un vernissage o un aperitivo cool grazie alla cugina PR con cui convive, è pratica, decisa e schietta come una margherita, sogna di incontrare un uomo vero, bello e altrettanto pratico, magari a New York.

lisavegcook

Ci conosciamo dal liceo e, nonostante siano passati circa 20 anni, non ci siamo mai perse di vista. Anzi, il nostro legame si è saldato col tempo, siamo cresciute insieme, siamo tutte passate attraverso molte gioie e altrettanti dolori, ma lo abbiamo fatto con la certezza nel cuore che ci saremmo sempre state le une per le altre...

Pensieri profondi sull'amicizia sono stati detti e scritti in quantità non più misurabile: Aristotele, Cicerone, Epicuro, Hesse, Saint-Exupery, Schopenhauer...
Tutti noi conosciamo bene il suo valore, si sa che gli amici veri sono rari come la lince iberica.
A tutti noi -credo- è successo, da giovanissimi, di essere legati stretti stretti a qualcuno e poi di essersi persi per strada.
I legami che resistono al tempo, ai traslochi in altre città, alla nostra maturazione, ai nostri capricci e ai nostri fidanzamenti sono quindi preziosi.
Molto spesso si finisce per frequentare sempre le stesse vecchie compagnie con cui in verità si ha ben poco in comune, ma così comode da gestire, un po' come un vecchio coniuge a cui non si ha più nulla da dire ma che, per abitudine e pigrizia, ci si tiene affianco...

Anche perché pochi sanno creare da adulti nuovi profondi legami, potenti come quelli (veri in questo caso) che hanno resistito tanti anni, perché partire da zero è di sicuro molto impegnativo, bisogna coltivare e innaffiare la piantina con cura e pazienza, ci vuole tempo e dedizione, ci vuole calma e costanza...
Ma tutti lavorano come matti (almeno pare...) e questo impegno sembrano non volerselo prendere in molti, soprattutto perché la vera amicizia non mente: è difficile accettare che persone appena incontrate ma schiette e vere, ti mettano di fronte a te stesso come ad uno specchio; se ne preferiscono così altre, che mai ci diranno chi siamo davvero, ma di sicuro -e proprio per questo- meno impegnative, leggere come un Cinepanettone, divertenti come un breve numero di cabaret.

Ecco, tutto sto pippone per dire che noi siamo amiche davvero, ci vogliamo bene e pure tanto, quindi mi sento fortunata ad averle incontrate in quella classe scalcinata del liceo classico di Saronno, ormai così tanti anni fa che mi vengono le vertigini solo al pensiero...

Veniamo al pranzo, cosa ne dite?
io e Ilaria, la padrona di casa, abbiamo preparato un antipasto misto e dei classicissimi gnocchi al pomodoro... Tutto vegan, nonostante le mie amichette non lo siano :)
Ecco le foto!

lisavegcook

































Le ricette sono molto semplici, la maggior parte ve le avevo già proposte.

Abbiamo preparato una CREMA DI CECI che avrebbe dovuto essere hummus, peccato non avessimo tahin (la crema di sesamo), per cui abbiamo solo frullato i ceci lessati con olio d'oliva, sale, pepe e limone.

La CREMA DI AVOCADO, se non la conoscete già, trovate la ricetta qui.

L'INSALATA DI FINOCCHI, ARANCE E MELOGRANO è diventata per me un must.
Basta tagliare fini i finocchi, l'arancia a pezzetti e aggiungere un po' di melograno, che porta fortuna, fa benissimo ed è pure buono!
Condite a piacere con olio extravergine di oliva, sale, pepe e -se vi piace- aceto, oppure succo di limone.

L'INSALATA RUSSA è un altro classico, per lo meno lo era a casa nostra, quando a Natale si andava dalla mia nonna materna, la nonna Fernanda.
Lei ne faceva una "a pezzettoni", come diceva mio padre, perché, da donna pratica e sbrigativa qual era, tagliava le verdure in pezzetti non proprio piccoli e regolari...
Noi abbiamo lessato i piselli freschi surgelati, le patate e le carote tagliate a cubetti piccini, in acqua leggermente salata, separatamente.
Poi, una volta raffreddate, le abbiamo condite con un'ottima VEG-MAIONESE, di cui trovate la ricetta qui e tra le Ricette base.

Come primo abbiamo optato per gli GNOCCHI DI PATATE, ma ovviamente senza uova :)

Ingredienti:
1 chilo di patate
250-300 gr di farina tipo 2 (o altra farina bianca)
un pizzico di sale

La dose di farina necessaria dipende dal tipo di patate, se sono acquose ce ne vorrà di più, se sono invece farinose, meno.
Lessate le patate con la buccia, quindi sbucciatele e schiacciatele quando sono ancora calde con l'aiuto di una forchetta o con uno schiaccia-patate (di cui era munita anche Ilaria, pur non avendolo mai usato!), impastatele con la farina per qualche minuto in modo che si formi un impasto morbido e compatto.
Quindi dividetelo in piccole parti, cospargete di farina il piano di lavoro, fate dei "salamini" e tagliateli a pezzetti. Se vi va potete fare le tipiche righe su ogni gnocco facendolo rotolare con il dito sui rebbi di una forchetta. A me piacciono lisci, quindi in genere li lascio così.
Disponeteli poi separati su un vassoio spolverandoli ancora di farina perché non si attacchino tra loro.

Preparate il sugo. Noi in questo caso avevamo dell'ottima salsa di pomodori pugliesi fatta dal papà di Ilaria quest'estate... Ci è bastato scaldarla con un goccio di olio d'oliva ed era già pronta!

Cuocete i gnocchi in abbondante acqua salata, scolateli dopo pochi minuti quando verranno a galla da soli, e conditeli con il sugo che preferite!

Il pranzo è finito con una fetta di panettone al cioccolato della pasticceria più apprezzata di Saronno...
Non era vegan, ma pazienza, era squisito!

A questo punto una menzione speciale va all'albero di Natale della Ila!
Dopo cinque anni è entrato di nuovo in casa sua.
Noi che ne conosciamo il significato ed il valore, dopo qualche minuto di shock, ne siamo state molto contente!
Brava Ila, siamo fiere di te 

lisavegccok

25/12/13

PACCHERI DI GRANO DURO AL RAGU' DI MUSCOLO DI GRANO - DURUM WHEAT PACCHERI WITH SEITAN RAGU'

Un primo speciale, un classico in pratica, ma nello stesso tempo semplice da preparare, da proporre a Natale, come ogni ricetta di questi giorni, dopo tutto.
Alla fine ci sarà l'imbarazzo della scelta, mi sa. E forse a leggere tutti questi suggerimenti vi confonderete le idee...

Voi cosa cucinerete? Sarei curiosa di saperlo!
Oppure ci sarà qualcuno che si occuperà di sfamarvi e quindi questo non è minimamente un vostro problema, ma vi basterà mettere le vostre gambette sotto al tavolo e darvi da fare?

Oh, se potessi vi inviterei a casa mia, dico davvero, vorrei farvi assaggiare quello che preparo, vorrei sapere se vi piace o invece lo trovate insipido...
Chi viene a cena da noi, amici e parenti, in genere fanno i complimenti, ma forse mi vogliono bene, forse non vogliono essere scortesi, chissà!? 
Beh, intanto vi do la ricetta dei paccheri al ragù, che vi assicuro, era troppo buono!
O forse sono troppo buona con me stessa?
Oh mamma, che dilemma...
Beh, a differenza di quello di carne, non ha bisogno di lunghe cotture, lo preparate mentre bolle l'acqua e cuoce la pasta! Questo è già un punto a favore, no?!

lisavegcook

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di paccheri di grano duro
200 gr di muscolo di grano (o seitan)
500 ml di passata di pomodoro bio
2-3 cucchiai di olio evo
trito di sedano, carota e cipolla
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro (facoltativo)
2 foglie di alloro fresco
1 rametto di rosmarino fresco
1/2 dado vegetale bio
peperoncino in polvere e sale q.b.

23/12/13

DUE GIORNI A NATALE: PENSIERI PROFONDI E ZENZERO CANDITO - TWO DAYS TO CHRISTMAS: DEEP THOUGHTS AND CANDIED GINGER

Ciao a tutti!
Ci siamo, mancano solo due giorni a Natale...
Come vi sentite?
Mi piacerebbe davvero saperlo...

Sarà l'attesa di Bianca che mi fa sentire romantica (ma non tanto da desiderare di vestirla di rosa!); sarà il fatto che più passa il tempo più prendo confidenza con il blog; sarà che, anche se non vi conosco personalmente, sento una certa vicinanza con tutti quelli che hanno iniziato a seguirmi in questi mesi, beh ecco... Sarà, ma vorrei lasciarvi un messaggio che non sia una ricetta, che ricette nella vita non ce ne sono, ma solo uno spunto per altri pensieri e riflessioni... 

Mi chiedevo infatti cosa rappresenta oggi il Natale?

Qualche cristiano superstite forse avrà la risposta pronta, una definizione fatta, oppure -beato lui- un sentimento di profonda e sincera gratitudine verso Dio che donò Gesù al mondo perché portasse la lieta novella e ci purificasse dai nostri peccati...

Per molti, moltissimi, invece è solo uno stress: desiderare le ferie, anzi, bramarle come unica soluzione ad ogni male; pensare ai regali, cercarli, acquistarli; odiare il traffico cittadino; odiare la ressa al centro commerciale; odiare il vicino che ti frega l'ultimo pandoro sullo scaffale; trovare il vestito giusto per la cena aziendale, andare alla cena aziendale; riuscire a vedere tutti gli amici per scambiarsi gli auguri come se dopo il 25 potessero scomparire nel nulla; vedere parenti più o meno graditi per giorni interi, no stop; correre a fare la spesa, cucinare l'arrosto e i ravioli; mangiare dolci fino a star male, vivere il senso di colpa conseguente e ripromettersi, come ogni anno, di mettersi a dieta e iscriversi in palestra non appena il periodo natalizio sarà finito...

Ma perché?
Perché deve essere così devastante?
Questo modo di viverla assomiglia ad un incubo, un film dell'orrore, uno psicodramma, e han fatto bene le mie amiche a partire, Stefania per la Giamaica, Francesca per il Messico!
Ma tutto questo stress, che poi diventa la causa più gettonata dallo specialista di turno di ogni malessere fisico, di ogni disturbo più o meno cronico, di qualsiasi eruzione cutanea o dolore al basso ventre, chi ce lo procura?

Noi!
Siamo la causa di ogni nostro problema ma non ce ne accorgiamo; siamo dotati di libero arbitrio e di una mente pensante (chi più, chi meno), ma ci lasciamo trasportare dalla corrente, dai desideri degli altri, dalle loro aspettative, dalla tradizione che affermiamo di non sentire nostra, dal senso di colpa, dal bue e l'asinello, se solo fossero qui e non nella pentola che sobbolle sul fuoco in attesa della grande abbuffata...

Io dico solo: prendete in mano la vostra vita, iniziate a fare quello che vi rende felici, dedicate il vostro tempo, che è prezioso e non torna indietro, alle persone che amate davvero, esprimete desideri grandiosi perché il cielo lassù lo è, e non aspetta altro che esaudirli....

Ringraziate seriamente per ciò che avete, invece di correre in cerchio a caccia di qualcosa di diverso, fate i regali con il cuore, cucinate sorridendo, accogliete i parenti serpenti con allegria e menefreghismo per quelle frasi ignoranti che vi rovesceranno addosso perché non mangiate carne, perché non andate a messa, perché non avete un fidanzato, perché avete i piedi gonfi (e se non mangiate carne sarà di sicuro per quello), perché vi preoccupate per lo scioglimento dei ghiacciai o dello sterminio dei delfini...

Siate leggeri, che le cose pesanti non spariranno, ma almeno non ve le porterete quotidianamente sulle spalle; prendetevi cura di voi stessi, della vostra salute fisica e mentale; smettete di rimandare, di recriminare, di accusare il governo ladro perché piove e il fato perché ha scelto voi...
Non guardate l'erba del vicino, che in inverno di verde non ha nulla di sicuro; mollate la macchina nel box, fatevi un bagno e mangiate biscottini e zenzero candito come se non ci fosse un domani...

lisavegcook

Ingredienti:

200 gr di zenzero pulito
300 gr di zucchero di canna grezzo (chiaro)
500 ml di acqua