A vegan recipes' blog for those who love eating healthy, with taste for the palate but also for the eyes, and do good to the environment and not harm animals...

19/10/13

COUS COUS CON RATATOUILLE DI VERDURE - COUS COUS WITH VEGETABLES RATATOUILLE

Cosa cuciniamo oggi?
Il cous cous! Perchè è buonissimo e velocissimo da preparare, basta seguire le istruzioni sulla confezione.
Poi potete condirlo come preferite, ci sono mille possibilità. A me piace servirlo accanto alle verdure e non mischiarlo già, trovo che sia più bello da presentare e soprattutto ognuno può dosare la quantità di uno e dell'altro come preferisce.

Questo piatto è l'alimento tradizionale di tutto il Nordafrica, solitamente accompagna carni in umido e/o verdure bolliteOltre che nel Maghreb, è molto diffuso anche nell'Africa Occidentale, in Francia, in Belgio e in Israele. In Giordania, Libano e Palestina viene chiamato maftūl.
Il cous cous preparato nel trapanese, in Sicilia, è cotto a vapore in una speciale pentola di terracotta smaltata, ma il condimento, a differenza di quello magrebino, è un brodo di zuppa di pesce. Dalla Sicilia è stato portato a Livorno (cous cous d'agnello) e a Genova.
Il cous cous, in genere, è fatto con semola di grano duro macinata grossolanamente.
Tradizionalmente la semola veniva lavorata a mano con un setaccio, processo che continuava fino a che tutta la semola si trasformava nei minuscoli chicchi del cous cous. Questi ultimi, seccati al sole, potevano poi durare per parecchi mesi. 
Oggi è tutto industrializzato, ma il concetto rimane lo stesso.

Il cous cous dovrebbe essere cotto al vapore due o anche tre volte; quello che si trova in vendita nei supermercati occidentali è solitamente passato al vapore una prima volta e poi essiccato. Basta poi aggiungervi un po' di acqua bollente, sale e olio d'oliva per renderlo pronto al consumo. Questo metodo è rapido e facile da preparare e richiede meno tempo per la preparazione rispetto alla pasta o al riso.

Ecco qui la mia ricetta! ...La quadratura del cerchio :)

18/10/13

FINOCCHI GRATINATI - GRATIN FENNEL

Cosa fai quando hai comprato tanti finocchi (ma tanti) e non sai più come mangiarli?
Hai già fatto l'insalata, una torta salata e il pinzimonio... Beh, non ti resta che gratinarli al forno!

La ricetta è semplicissima e piacerà anche al vostro compagno/a o ai vostri bimbi che in genere storcono il naso davanti a qualsiasi cosa che abbia colore verde, di qualsiasi tonalità si parli, perché è davvero golosa.

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Ingredienti:

3 finocchi bio
1/2 litro di besciamella veg
sale e pepe q.b.
Lievito alimentare in scaglie o pan grattato
Semi di sesamo

Pulite, tagliate in 4 parti e lessate al vapore i vostri finocchi.
Nel frattempo preparate la besciamella vegetale come ho spiegato qui.
Disponete i finocchi lessati in una pirofila, salate e pepate, ricopriteli con metà della besciamella, quindi fate un altro strato di finocchi, aggiustate di nuovo di sale e pepe, quindi terminate con la besciamella rimasta e una spolverata di lievito alimentare (o di pan grattato) e i semi di sesamo. 
Passate in forno a 190-200 gradi per 15 minuti, quindi accendete il grill per altri 10 minuti in modo che si formi la crosticina in superficie.

Già fatto? Sì, già fatto :)
Vi è piaciuta questa ricetta? L'avete provata anche voi?
Lasciatemi i vostri commenti e le vostre idee!
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Ingredients:

3 organic fennels
1/2 lt of veg besciamella
salt and pepper q.s.
nutritional yeast flakes or bread crumbs
sesame seeds

16/10/13

CAPRINO DI LATTE DI SOIA - SOY GOAT CHEESE

Lo sapevate che  fare il formaggio in casa è facile!?
Il risultato è buonissimo, davvero... 

Ho fatto un caprino morbido che potrete aromatizzare come preferite, ad esempio con erbe fresche come basilico, erba cipollina, coriandolo o anche con delle spezie come il curry oppure con i semi di sesamo o con nocciole o pistacchi tritati... Basterà fare delle palline e impanarle, l'effetto scenico è assicurato, il gusto garantito!
Le strade per fare questo genere di formaggio sono due: o usate il latte di soia oppure passate ad uno step successivo partendo dallo yogurt, sempre di soia, come ho fatto io.
Io uso Provamel o Soiasun, sia per la maionese che per il formaggio, non garantisco che i risultati siano uguali usando altre marche...

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Ingredienti per 100 gr di formaggio:

250 gr di yougurt di soia naturale bio
il succo di mezzo limone bio
una presa di sale
una garza, un contenitore alto e stretto, uno spago, un bastoncino

14/10/13

BARRETTE DI CEREALI E MANDORLE - CEREALS & ALMONDS BARS

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In realtà in questi giorni, oltre che andare ad innamorarmi di Salvini, ho anche prodotto qualcosina...
Ho fatto, per alimentare il mio super campione sportivo, alias mio marito, delle barrette che definire energetiche è dir poco!
Sono venute buonissime, ma non croccanti come mi aspettavo, forse perchè non ho usato solo zucchero di canna grezzo ma anche malto di riso... Chissà?!

Ingredienti per circa 10 pezzi:

150 gr di cereali misti bio (tipo muesli)
70 gr di mandorle
20 gr di nocciole 
50 gr di zucchero di canna grezzo
150 gr di malto di riso

SIMONE SALVINI _ UN WEEK END ILLUMINANTE - A LIGHTING WEEK END

Questo week end a Milano c'è stato lo Yoga Festival, all'interno del quale diversi importanti cuochi hanno dato dimostrazione e condiviso il loro sapere in merito alla cucina vegana, energetica, crudista e ayurvedica.

Tra questi c'era lo chef Simone Salvini, Studi in Lettere e Filosofia, Dottorato in Psicologia, Specializzazione in Psicologia Ayurvedica, per 4 anni a fianco di Pietro Leemann al Joia di Milano, dal 2009 gestisce una scuola di alta cucina vegetariana, dal 2012 è proprietario di un ristorante vegano a Roma, l'Ops.

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Mi piacerebbe frequentare la sua scuola, per questo è da diverso tempo che seguo le sue mosse per capire quando, dove e come fare... 
Ed ecco che leggo sul suo profilo FB che sarà a Milano per questo evento!
Quale migliore occasione per conoscerlo? 
Disdico ogni impegno e sabato alle 15 sono sul luogo, del delitto -mi verrebbe da dire- ma non c'è parola che meno possa rappresentare la situazione, visto l'orientamento pacifista del personaggio e l'evento in cui lo sto per incontrare, cioè un festival yoga :)
Mi metto in prima fila (essere incinta aiuta ogni tanto!) e... mi innamoro subito!
Mio marito ne è cosciente e non può farci nulla :)
E' di sicuro un amore professionale, perchè Simone è indiscutibilmente un eccellente chef, ma quando conosci una persona così importante (in questo ambiente, ovviamente) ti potresti aspettare arroganza e distacco, invece lui è umile, attento, aperto, gentile.

Alla dimostrazione saremo una ventina, da subito si crea un clima familiare, di scambio e condivisione, lui cucina, racconta, chiede, ci sono interventi, domande e poi si assaggia... 
E che gioia per occhi e palato! 

Un pò come dicevano i greci, καλὸς καὶ ἀγαθός, Bello e Buono, che in senso lato indica la reale fusione, per la cultura greca antica, di etica ed estetica, per cui ciò che è bello sarà necessariamente buono e viceversa.

Per me in questo caso il dovere non è intrinseco, cioè il cibo non è buono perché è bello, ma piuttosto, se è buono, deve essere anche bello, cioè noi abbiamo una sorta di obbligo morale di cucinare bene e presentare il cibo nel migliore dei modi, così i sensi saranno tutti appagati.
Inoltre buono non deve essere solo il gusto, ma anche buono per il mondo in cui vivi e per tutti gli altri esseri viventi. In questo senso etica ed estetica dovrebbero convivere nella cucina, che non può che essere vegana dunque.

Simone parla di alta cucina, di eccellenza qualitativa, creativa ed estetica, quindi tutto è elevato alla massima potenza, ma l'alta cucina vegana quasi non esiste, purtroppo.
Perchè essere vegani deve sempre essere una protesta, una lotta, un locale dalle poche pretese, piatti riscaldati in una rosticceria il cui cliente tipico indossa una borsa in tela multicolore, un paio di scarpe dalla forma a papera, un pantalone in lino che una forma non l'ha mai avuta?
Così, sono domande, sono provocazioni le mie...
E non sto parlando di essere ricchi, la cucina vegana è economica! 
Frutta e verdura costano meno di un kilo di carne di manzo e non solo al mercato, ma anche in termini ambientali, sociali e soprattutto di salute (e qui si aprirebbe un altro capitolo).
Il bello e la ricerca estetica non hanno niente a che fare con lo spreco e l'ostentazione, anzi!

Ma torniamo a sabato!
Ecco i piatti che sono stati presentati, l'idea era un menù per un pic-nic, quindi:
-Riso venere con legumi
-Kebab di seitan con verdure arrosto e maionese aromatica
-Formaggio di anacardi  
-Crema di pere con sorpresa e cappuccino di soia

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Riso venere con legumi


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Kebab con verdure arrosto e maionese

Tutto è stato presentato nei piatti e composto come un'opera d'arte, ma volendo, il tipo di cibo proposto era facilmente trasportabile e quindi  in effetti adatto ad un pic-nic!

Domenica non potevo mancare al secondo appuntamento, quindi alle 10 ero di nuovo allo Yoga Festival per assistere alla preparazione di un altro menù che mi ha reso la giornata felice!
-Cous cous di cavoli crudi con maionese aromatica
-Gazpacho con maionese leggera
-Hummus piemontese con burro di nocciole
-Pan di spagna senza glutine con gocce di cioccolato su crema alla cannella e vaniglia

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Cous cous di cavoli crudi con maionese aromatica


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Gazpacho con maionese leggera

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Burro si anacardi

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Pan di spagna con gocce di cioccolato su crema alla cannella e vaniglia

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Le ricette, almeno alcune, le trovate sul libro di Simone Salvini, Cucina vegana, edito da Mondadori.


"Non credere a niente perché ne hanno parlato e chiacchierato in molti. Non credere semplicemente perché vengono mostrate le dichiarazioni scritte di qualche vecchio saggio. Non credere alle congetture. Non credere come una verità ciò a cui ti sei legato per abitudine. Non credere semplicemente all’autorità dei tuoi maestri e degli anziani. 
Dopo l’osservazione e l’analisi, quando concorda con la ragione e conduce al bene e al beneficio di tutti e di ciascuno, solo allora, accettalo, e vivi secondo i suoi principi."


BUDDHA SIDDARTHA GAUTAMA