A vegan recipes' blog for those who love eating healthy, with taste for the palate but also for the eyes, and do good to the environment and not harm animals...

24/06/15

AGGIORNAMENTI VARI E UNA CAPRESE ALTERNATIVA - VEGAN CAPRESE

Ciao a tutti!
Qui la vita è un brivido che vola via... È tutto un equilibrio sopra la follia...
Scherzo, ma la varietà non manca!
Questo è un post lungo, dove l'altissimo e il pop si mischiano senza imbarazzo, perché la mia vita di oggi è così, piena di amore vero, viaggi sul mare Adriatico, alta cucina, mense per tutti, qualche frustrazione culinaria, piccoli e grandi progetti...

Sto scrivendo davvero molto poco, i video sul mio canale YouTube sono in standby, i corsi di cucina peró continuano, vi ricordo quello del 19 Luglio, Vegan Love & Gluten Free, scrivetemi o chiamatemi per prenotare il vostro posto, cucineremo molti piatti gustosi e sani, non mancheranno chicche, sorprese e buonumore!

Per non tenere in sospeso chi mi segue per le ricette e non per le mie chiacchiere ve ne lascio una speciale subito, a seguire racconti a nastro ;)

GAZPACHO CON TOFU MARINATO A LUNGO CON ERBE AROMATICHE, CREMA DI ZUCCHINE E MENTA E OLIO AL BASILICO:


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Ingredienti per 2 porzioni:

500 gr di pomodorini pachino
50 gr di tofu marinato (di seguito vi spiego come si fa)
1/2 zucchina o 1 piccola
3-4 foglie di menta
3-4 foglie di basilico
1/2 cucchiaino di gomma di guar (è naturale e si trova facilmente nei negozio bio)
sale, pepe e olio evo q.b

PER IL TOFU MARINATO

100 gr di tofu al naturale (per il gazpacho ne ho usato meno, ma è buonissimo anche da solo o nell'insalata)
2 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaio di acidulato di Umeboshi
1 cucchiaino di erbe aromatiche miste tritate (salvia, rosmarino, alloro, chiodi di garofano)
olio di vinacciolo e olio evo q.b.

Sterilizzate un vasetto abbastanza capiente in acqua bollente per 15 minuti quindi lasciatelo asciugare su un panno pulito.
Tagliate il tofu a cubetti, mettetelo nel vasetto, aggiungete le spezie, l'aceto, l'Umeboshi e riempite fino all'orlo con olio di oliva e olio di vinacciolo in parti uguali (ottimo anche, se lo trovate, l'olio di noci).

Lasciate marinare a temperatura ambiente -agitando il vasetto ogni volta che vi pare- per almeno 2 settimane, meglio 3.

Il risultato è eccezionale! Il tofu cambia leggermente consistenza, diventa più farinoso, il sapore invece si arricchisce di tutti gli aromi che avete aggiunto, in più si ritrova la nota acida e saporita dell'Umeboshi...

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PER IL GAZPACHO

Per prima cosa tagliate il basilico finemente e mettetelo in un bicchiere con 3 dita di olio extravergine di oliva in modo che si insaporisca.

Frullate i pomodori interi con un mixer potente, con 1 presa di sale e 2 cucchiai di olio evo.
Passate la purea ottenuta con un colino fine.
Aggiungete mezzo cucchiaino di gomma di guar per legare la salsa. Frullate di nuovo qualche secondo e mettete in frigorifero.

Sbollentate la zucchina tagliata a pezzi per 3-4 minuti, scolatela e tuffatela in acqua, ghiaccio e sale per conservare proprietà e colore intenso.
Scolatela di nuovo quindi frullatela con foglie di menta, sale, 1 cucchiaio di olio evo e una macinata di pepe fresco.

A questo punto non vi resta che comporre il piatto: il gazpacho come base, i cubetti di tofu, la crema di zucchine e menta, e per completare gocce di olio al basilico e qualche fogliolina di basilico fresco.

Penso che questo possa essere un ottimo antipasto estivo :)
Nel mio caso i pomodorini erano dolcissimi e, secondo me, hanno fatto la differenza!


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Invece, tanto per aggiornarvi sulle nostre vite, io e Andrea il 20 maggio scorso abbiamo fatto 10 anni di matrimonio!
Siamo sempre innamorati  e consigliamo il matrimonio a chiunque: non è la tomba di nulla che non vogliate far morire; di sicuro ci vuole dedizione, impegno, costanza, pazienza, un progetto condiviso, una visione del mondo unanime... Insomma l'amore a lungo termine esiste; di certo cambia, evolve, matura, ma non svanisce se non si smette di prendersi cura uno dell'altro 
Non abbiate paura di prendere impegni...

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Per l'occasione siamo stati a pranzo al Joia. Che bello e che buono! Non che avessi dubbi...
Peccato che di ristoranti così a Milano ci sia solo lui..
Questi sono metà dei piatti che ci siamo pappati :)
Di non solo pane: Panzanella con verdure croccanti e cuore di cannellini profumati al wasabi, letto rinfrescante di zafferano e lampone.
Ogni giorno è primavera: Ravioli di farina integrale, farciti di borlotti e borragine, gli asparagi di Federica Baj serviti in un verde e gustoso guazzetto profumato con un agro di umeboshi.
Un indovino mi disse: Il formaggio di soia, ciò che più di ogni cosa avrei voluto inventare, arrostito con soia e zenzero, letto di gustose verdure primaverili arricchite da cipollotti all’agro di balsamico.
Prima-vera: Millefoglie integrale alla canapa, con pasticcera di nuove carote e vaniglia, smoothies di fragola e gelato al lapsang souchong.

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Settimana scorsa, invece, siamo stati al mare, nelle Marche; Bianca è stata benissimo e devo dire che la mia bambina è uno spettacolo e io la amo alla follia 

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Quando viaggio in Italia però resto sempre immancabilmente delusa dal livello desolante della cucina che trovo, altro che i migliori cuochi del mondo!
Autogrill e gli altri non hanno un panino veg; i primi piatti hanno immancabilmente un ingrediente di origine animale: prosciutto, speck, pancetta, salsiccia, gamberetti; le insalatone non sono tali senza uova sode, improbabili mozzarelline e tonno del discount; i dolci non li posso nemmeno nominare; le macedonie non si ossidano mai, mistero! Restano l'insalata "fai da te" e i contorni, spesso belli unti e alcune volte anche loro con un po' di prosciuttino, sia mai.
Il ristorante dell'hotel in cui siamo stati ospiti, nonostante avessi avvisato prima, non ha saputo proporci nulla se non pasta al pomodoro, fagioli lessati della lattina, passato di verdura; il responsabile di sala non riusciva nemmeno a pronunciare la parola ve..ve.. vega.. Sì, veniamo da Vega in effetti! Fortuna che c'era una bel buffet di verdure crude e cotte che ci ha salvato :)
Il menù onnivoro proponeva sempre carne e/o pesce tranne rare eccezioni; le vellutate avevano la panna, la pasta e fagioli la pancetta, il riso venere i calamari...
Insomma la vita fuori casa per noi marziani alimentari non è per nulla semplice, qualcosa si muove, ma è tipo un venticello leggero che si smorza appena giri l'angolo.
Non c'è coscienza di nulla o quasi, non c'è educazione di nessun genere, ci sono solo i piatti della tradizione (ma quale???), il buon latte italiano, il prosciutto dop, la salsiccia igp.

Di recente siamo stati anche in una fattoria didattica in provincia di Varese con Bianca, gita organizzata dal nido.
Sono posti che mi terrorizzano non poco, ma -tolto che comunque Bibi è ancora piccola per capire certe cose- non voglio che cresca senza sapere cos'è il mondo, bello o brutto che sia, e non voglio -finché non sarà in grado di capire le motivazioni più profonde che ci muovono- che si senta triste perchè le vietiamo certe escursioni (i bimbi rimasti al nido perchè i genitori lavoravano piangevano infatti disperati vedendo gli altri partire).
Sorvolando ora sul fatto di andare a vedere animali in gabbia, la desolazione arriva immancabilmente con il pranzo. Intanto si mangia quello che poco prima era vivo davanti ai nostri occhi: i coniglietti morbidi, il maiale rosa, il tenero vitello... E poi il menù bambini prevedeva: pasta la pomodoro, prosciutto cotto, patatine e gelato al fior di latte. Non aggiungo altro, si commenta da solo.
Noi panini e pasta portati da casa, manco a dirlo.

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D'altra parte sono contenta che da McDonalds ci sia ora il panino veg.
Non tanto per andarlo a mangiare personalmente, dato che continuo a sostenere che tutto quello che è confezionato, processato, industrializzato non sia vero cibo e che il Mc sia un'azienda poco etica sotto diversi (parecchi) punti di vista, ma perché -per lo meno- se capiterà che un ragazzo vegano in compagnia dei suoi amici finirà in uno di questi locali non dovrà più sentirsi un disadattato, ma ordinerà il suo sporco panino con le patatine e nessuno ci farà nemmeno caso.

Per stare sul tema "grandi catene", siamo stati, ovviamente, anche da Ikea, non per le polpettine, ma già che c'eravamo...
Beh, non sono male. E comunque anche questo è un passo. Anche Ikea non è che sia un'azienda perfetta: pare che stia disboscando mezza Russia, che faccia lavorare parecchi mobilifici a marginalità bassissime, che non sia sempre corretta con i dipendenti, che il proprietario sia un simpatizzante nazista :( Ma tant'è, chi non ci è passato?
Inutile dirvi che potreste farle a casa, le polpette intendo, con verdure come ceci, carote, mais e cavolo, molto più sane e genuine, ma se siete in questo negozio all'ora di pranzo adesso un'alternativa c'è.


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Tornando alle mie attività, come sapete sto frequentando la Joia Academy e il mese scorso ho seguito un interessantissimo corso di crudismo tenuto dalla chef Daniela Cicioni, che già conoscevo per aver frequentato altri suoi corsi tempo fa. Che meraviglia e che bontà!
Lei è uno scienziato della cucina, precisissima, professionale, preparata, creativa. Ho imparato tanto, ma ovvio, non si finisce mai! Io poi...
Qui qualche foto del week end :)


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Lo scorso week end invece c'è stato il corso conclusivo del percorso alla Joia Academy (ma a me mancano delle lezioni che recupererò in autunno).
Il tema era Cucina Macrobiotica. E' stato davvero molto interessante anche perchè non trattata in modo ortodosso, ma con gioia e gusto. Sauro e Marco, gli chef che ci hanno accompagnato in questo percorso, sono stati bravissimi, uno più tecnico, l'altro più "esotico", in ogni caso torno sempre a casa con il sorriso, un sacco di spunti su cui riflettere, tante nozioni e ovviamente la pancia piena!
Mi spiace aver finito questo primo ciclo perchè si era formato un bel gruppetto di persone, iniziavamo a conoscerci meglio, mi ci trovavo bene :( 
E mi spiace anche che loro sosterranno l'esame finale tutti insieme a luglio ma io non potrò esserci :(

Queste le foto del corso!




Altra novità è che ho iniziato a scrivere per il sito Vegolosi.it!
C'era la possibilità di candidarsi come veg blogger (grazie alla soffiata di un'amica molto attenta) e l'ho fatto. Così ora dovrei scrivere uno o due post al mese per tutti i lettori del sito. Direi che è una bella opportunità. Temo che il mio amato blog qui davanti patirà ancor più la mia latitanza, ma vedremo di non perdere del tutto i contatti!

Ecco il primo post, una tortina crudista alla fragola!

Per finire con le news, ieri sera sono uscita per una pizza con un mio compagno delle medie, Stefano. 
Non ci vedevamo da 20 anni ma da tempo era tra i miei contatti di FB.
Tutto è iniziato perché lui e sua moglie si sono da poco avvicinati al mondo vegetariano. Mi ha chiesto qualche consiglio e poi -forse gli ho ispirato fiducia, chissà- mi ha detto di avere in mente un progetto e che cercava qualcuno con cui realizzarlo...
Abbiamo iniziato a parlarne, c'è un bando per un finanziamento della Regione... Insomma, vediamo se riusciamo a combinare qualcosa di bello. Se succederà lo saprete di sicuro ;)                                    

2 commenti:

  1. Bella e ricca la tua vita. Brava!!!!!!
    Mi piace molto questo piatto, come del resto mi piace la tua filosofia di vita.
    Pensaci davvero a regalare al mio ontest qualche tua proposta ^_^ Per me sarebbe un onore e un grandissimo piacere.

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    Risposte
    1. Ciao cara :) Grazie mille!!!
      Per il contest ho letto sul tuo blog :) La prossima ricetta te la dedico... <3 Spero di farcela entro il 31 luglio! Ahahahah...

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